Oli combustibili
L’olio combustibile è una miscela di idrocarburi ottenuta diluendo un residuo ad alta viscosità con un distillato, detto flussante. Nelle raffinerie prive d’impianti di conversione il residuo impiegato è quello da distillazione atmosferica, mentre nelle raffinerie più complesse il residuo può essere di vario tipo, per esempio, da distillazione sotto vuoto, secondo la struttura tecnica degli impianti.
Come flussanti possono essere impiegati tagli di prima distillazione come il cherosene o gasoli ottenuti dall’impianto di cracking.
L’utilizzo prevalente dell’olio combustibile è nella combustione stazionaria per la produzione di vapore per usi industriali o per la generazione d’energia elettrica.
Un altro impiego molto importante è quello nei grandi motori diesel per la propulsione delle navi o per la produzione d’energia elettrica in piccole centrali.
La qualità dell’olio combustibile per usi stazionari è regolamentata a livello nazionale dal DPCM 8 marzo 2002. In tale decreto, l’olio combustibile è classificato in base alla viscosità ed al contenuto di zolfo.
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